Il Giardino d’Inverno viene autorizzato con un decreto firmato da Ferdinando II il 20 agosto del 1857, la struttura verrà poi abbattuta e confermato con la notizia apparsa sulla rivista L’Illustrazione Italiana nel settembre 1876.
La struttura realizzato in ferro e vetro era un luogo di passeggio con spazi per l’ascolto di musica, un teatro, caffè e sale da ballo.
Con le mareggiate e la salsedine la struttura già a partire del 1871 iniziò a presentare problemi di stabilità, dopo richieste economiche eccessive per un restauro e visto che era posizionato sull’area dove era già in programma la colmata di via Caracciolo, alla fine si decise per la demolizione con i materiali di risulta venduti all’asta.