Napoli di una volta, capitale di un regno - Ci sono posti in cui vai una volta sola e ti basta… e poi c'è Napoli. - John Turturro

Mese: Giugno 2021 Page 1 of 3

Napoli – Mario Cattaneo – Street food napoletano, ‘A zupp ‘e cozzeche, frutti di mare e polipi, foto anni ’50.

Lo street food napoletano nel dopoguerra.

Napoli – Mario Cattaneo – Street food napoletano – Venditore di panini con la ricotta di fuscella, foto anni ’50.

Un classico per lo street food napoletano già di vecchia data.

Napoli – Mario Cattaneo – Scena di vita quotidiana – Giochi di una volta, ‘o zompa cavallina, foto anni ’50.

Napoli – Mario Cattaneo – Via Mergellina dalla piazzetta Leone a Mergellina e con il leone dell’omonima fontana, foto anni ’50.

Napoli – Mario Cattaneo – Decumano inferiore – Largo Corpo di Napoli con la statua del dio Nilo e una venditrice ambulante d’uva, foto anni ’50.

Napoli – Federico Patellani – Via Arenaccia, sulla destra scorcio della vecchia caserma dei Pompieri, foto 1947.

Napoli – Mario Cattaneo – Scena di vita quotidiana con l’acquaiolo a via Nolana angolo vico Sopramuro, foto anni ’50.

Napoli – Mario Cattaneo – Largo Santi Apostoli con sulla destra gli omonimi gradini e il campanile della chiesa dei Santi Apostoli, foto anni ’50.

Napoli – Mario Cattaneo – Scene di vita quotidiana – Piazza Garibaldi, ragazzini attaccati al tram numero 2, foto anni ’50.

Napoli – Lucas Uliano – Via Santa Teresa degli Scalzi, l’ultima dimora napoletana del poeta di Recanati prima di morire, ovvero Giacomo Leopardi, l’ingresso si trova al vico del Pero 2, foto 1976.

Napoli – Paolo Zappaterra – Piazza del Mercato con il palazzo Ottieri e una delle due fontane-obelischi, foto anni ’70.

Napoli – Paolo Zappaterra – Basilica santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore – Via del Carmine, angolo l’omonima piazza con il monumento dedicato ai caduti del quartiere, durante la prima guerra mondiale.

Napoli – Via della Libertà con sulla destra la vecchia Stazione Centrale e in fondo la cupola della Basilica della Santissima Annunziata Maggiore, foto fine anni ’30.

Napoli – Vista aerea del Rione Luzzatti con sulla sinistra lo Stadio Giorgio Ascarelli.

Nel 1926 con il cambio di denominazione in A.C. Napoli Giorgio Ascarelli diventa il nuovo èproprietario della società sportiva calcio.
Nel 1929 commissionò a proprie spese la costruzione di uno stadio di proprietà della società al Rione Luzzatti, verrà battezzato “Vesuvio” e sarà inaugurato il 23 febbraio del 1930, diciassette giorni prima della sua morte.
A furor di popolo lo stadio verrà chiamato Stadio Giorgio Ascarelli, ma a causa delle sue origine ebraiche, il regime fascista ribattezzò ancora una volta lo stadio, chiamandolo Stadio Partenope.
Lo stadio fu distrutto durante il secondo conflitto mondiale.

Napoli – Antichi mestieri – Mario Cattaneo – l’arrotino, a Napoli detto anche Ammolafuórbici, foto anni ’50.

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