Con il ritorno dei Gesuiti a Napoli nel 1829 il Convitto prenderà il nome di Collegio dei Nobili, nel 1835 nella nicchia centrale fu aperto un ingresso per l’istituto che dava sulla piazza, dove doveva essere anche collocata una statua equestre dedicata a Carlo III di Borbone, ma che mai si realizzò.
Con l’arrivo di Garibaldi a Napoli l’ordine dei Gesuiti venne di nuovo abolito, il Convitto passerà a chiamarsi Vittorio Emanuele II e la piazza da Foro Carolino diventerà piazza Dante con la collocazione dell’omonima statua nel 1871.