Napoli di una volta, capitale di un regno - Ci sono posti in cui vai una volta sola e ti basta… e poi c'è Napoli. - John Turturro

Categoria: Ferdinando II di Borbone

Napoli – Confronto della conca di Agnano con il lago e senza, nelle due foto la Casina di Caccia realizzare per volere di Ferdinando II di Borbone durante il suo regno.

Nella foto a sinistra la Casina di Caccia poco prima che il lago venisse prosciugato durante i lavori di bonifica del bacino, lavori iniziati nel 1865 e terminati intorno al 1870, a destra le Terme d’Agnano con la Casina di Caccia borbonica.

La Casina di Caccia durante i lavori delle Terme di Agnano affidati a Giulio Ulisse Arata alla fine del primo decennio del Novecento, fu risparmiata, anche se adibita a foresteria.

Nel febbraio del 1964 parte degli edifici liberty saranno abbattuti, stessa sorte toccherà alla Casina di Caccia di Ferdinando II, i lavori di risistemazione della struttura termale fu affidata all’architetto Giulio De Luca e all’ingegnere Adriano Reale.

Napoli – Edizioni Brogi – Contorni di Napoli – L’Osservatorio del Vesuvio, ovvero l’Osservatorio Vesuviano, foto 1880 ca.

Napoli – Edizioni Brogi – Contorni di Napoli – L’Osservatorio del Vesuvio, ovvero l’Osservatorio Vesuviano, foto 1880 ca. l’osservatorio vulcanologico è il più antico del mondo, la struttura posizionata alle pendici del Vesuvio fu voluta da Ferdinando II di Borbone nel 1841 e inaugurata nel 1845, oggi ospita un museo e la biblioteca storica.

Napoli – Salvatore Fergola(1799-1877) – Inaugurazione della linea ferroviaria Napoli-Portici nel 3 ottobre del 1839 alla presenza del re Ferdinando II di Borbone.

Napoli – Salvatore Fergola(1799-1877) – Inaugurazione della linea ferroviaria Napoli-Portici nel 3 ottobre del 1839 alla presenza del re Ferdinando II di Borbone.

Napoli – Confronto Agnano con il lago e senza, nelle due foto la Casina di Caccia realizzare per volere di Ferdinando II di Borbone durante il suo regno.

La Casina di Caccia durante i lavori delle Terme di Agnano affidati a Giulio Ulisse Arata, alla fine del primo decennio del Novecento, fu risparmiata, anche se adibita a foresteria.
Nel febbraio del 1964 parte degli edifici liberty saranno abbattuti, stessa sorte toccherà alla Casina di Caccia di Ferdinando II, i lavori di risistemazione della struttura termale fu affidata all’architetto Giulio De Luca e all’ingegnere Adriano Reale.
La prima foto è di Giorgio Sommer, 1870 ca. e la seconda sconosciuto, anni ’30.

Napoli – Piazza dei Martiri, già piazza della Pace, con l’obelisco e vista di via Santa Caterina, foto 1880 ca.

Piazza dei Martiri, già piazza della Pace, con l’obelisco Inizialmente dedicato alla Pace, voluto da Ferdinando II di Borbone per poi essere dedicato ai napoletani caduti in guerra per difendere la città durante la storia napoletana, e i quattro leoni.
In fondo è visibile via Santa Caterina, foto 1880 ca.

Napoli – Edizioni Brogi – Cancello d’ingresso al Giardino Reale a Napoli – I Domatori di cavalli, inviati in dono dalla Russia nel 1846 dallo Zar Nicola I a Ferdinando II, opera di Peter Jacob Clodt von Jurgensburg, foto 1880 ca.

Le statuae furono inviate in dono dalla Russia nel 1846 dallo zar Nicola I a Ferdinando II, questo in ricordo e ringraziamento per l’ospitalità ricevuta durante la sua visita e quella di Aleksandra Fёdorovna, per motivi di salute, fatta a Napoli e poi a Palermo nel 1845.
I Palafrenieri in un primo momento saranno collocati sul cancello d’ingresso dei giardini reali di via San Carlo, solo verso la fine dell’Ottocento saranno spostati nell’attualmente posizione.

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