L’edicola di San Gennaro, opera di Francesco Celebrano, fu collocata nel 1768 per grazia ricevuta, dopo che il 19 novembre del 1767 il Vesuvio eruttò una quantità enorma di lava e che arrivò poco prima del ponte della Maddalena, dall’altro lato del ponte avanzavano i fedeli con una statua del Santo Patrono napoletano, supplicandolo di fermare la furia del vulcano, le preghiere ebbero un effetto positivo, la lava terminò di avanzare.
L’edicola votiva ricorda da allora San Gennaro con il braccio destro disteso verso il Vesuvio mentre ferma il cammino della lava prima del ponte.
Mese: Luglio 2020 Page 1 of 4
Guardando una vecchia stampa, questa foto dovrebbe raffigurare l’arrivo al porto militare di soldati feriti dalla battaglia di Dogali(Eritrea)che escono con convogli dall’Arsenale.
Sono visibili tra l’altro il Complesso di San Francesco degli Scarioni sulla destra e il Monastero delle Carmelitane Scalze Ente Di Culto con quello che oggi è il Presidio Sanitario Polifunzionale Loreto Crispi.
La chiesa fu edificata per volere dei Borbone, la posa della prima pietra avvenne nel 1854 in presenza del vescovo d’Ischia Felice Romano e dal re Ferdinando II, i larori terminarono nel 1856.
Nella foto in basso sono visibili via Piedigrotta, via Mergellina con la spiaggia di Chiaia,
mentra sulla collina del Vomero si parte dalla sinistra con edifici nei pressi di Calata San Francesco, per poi passare a Villa Belvedere Carafa, la Villa Floridiana, Villa Lucia e San Martino.